LUnione Europea grazia il nostro governo, evitando così di incappare nella temutissima procedura di infrazione sul debito, offrendo alle istituzioni europee una modifica della manovra dellesecutivo dal valore di 10 miliardi. Il collegio dei commissari appartenenti allUnione Europea ha proceduto a dare il rompete le righe sullintesa trovata raggiunto dalla Commissione con lesecutivo italiano sulla legge di Bilancio per il 2019. La rappresentanza dellUnione Europea ha quindi dato lok sulla revisione delle spese pubbliche che garantirebbe per il prossimo anno un deficit nominale al 2,04%, a differenza del 2,4% firmato per iscritto dalla giunta parlamentare nella nota di aggiornamento al Def dal 2,9 previsto dalla Commissione calcolato mediante le proprie stime. Fra due anni invece, il deficit/Pil arriverà all1,8% e nel 2021 all1,5%. Davanti ai media, proprio sul finire del colleggio che ha portato allaccordo, il vicepresidente della Commissione Ue incaricato per leuro, Valdis Dombrovskis, ha invitato alla prudenza: “La soluzione sul tavolo non è ideale, non dà una soluzione a lungo termine per i problemi economici italiani”, ha detto. Ma il falco Ue ha continuato a dire: “Ci consente di evitare per ora di aprire una procedura per debito, posto che le misure negoziate siano attuate pienamente”. Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, si è mostrato come gli è consono, molto garbato nei confronti della manovra italiana: “LItalia sta a cuore allEuropa e allarea euro, che esce rafforzata da questo risultato positivo. Dimostra che le regole Ue ci sono e funzionano”. I due rappresentanti dellUnione hanno chiarito i dettagli dellaccordo, ancor prima che il primo ministro italiano Giuseppe Conte, parlasse al Senato nostrano. La crescita dellItalia sarà modificata dall1,5 all1 per cento per il 2019 e laggravamento del deficit strutturale, quello al netto delle componenti variabili delleconomia, varierà da un iniziale 0,8% a zero: quindi da questo punto di vista, niente sarà modificato.